“Abbiamo già dato mandato alla Palomar di lavorare a una seconda stagione”. Va dritta al punto Sonia Rovai, senior director scripted productions Sky Studios, confermando in conferenza stampa a Roma, mercoledì 18 gennaio, il via libera alla scrittura del seguito di “Call My Agent – Italia”, ancora prima del debutto ufficiale su Sky e Now dal 20 gennaio.
Non possiamo che concordare, avendo infatti visionato in anteprima gli episodi di “Call My Agent – Italia”, adattamento italiano del piccolo grande cult francese “Dix pour cent”, che ironizza sul mondo del cinema e dello spettacolo attraverso il lavoro, gli affanni e le relazioni di un gruppo di agenti e addetti stampa. “Call My Agent – Italia” è diretta dalla mano esperta di Luca Ribuoli (“Noi”, “Speravo de morì prima”, “La mafia uccide solo d’estate”) e firmata dalla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan (“Grazie ragazzi”, “Studio Battaglia”), una produzione targata Palomar e Sky Studios.
“Con questa serie – ha dichiarato Antonella d’Errico, EVP Programming Sky Italia – inauguriamo l’anno nuovo. Per noi è un grande orgoglio. Dobbiamo considerare che siamo giunti al culmine dell’età dell’oro della serialità Tv, raggiungendo nel 2022 le quasi 850 serie scripted negli Stati Uniti. Nel corso degli anni i gusti dei nostri spettatori si sono fatti sempre più sofisticati, ricercati, complice anche l’esperienza del lock down. ‘Call My Agent – Italia’ rivela una capacità di attrazione molto elevata, grazie anche a un format rodato. L’adattamento italiano è di certo riuscito, radunando per la prima volta un tale star system in una serie italiana”.
Sul fronte cast, la serie tesse un indovinato mix di volti noti ed emergenti – tra questi Marzia Ubaldi, Maurizio Lastrico, Sara Drago, Sara Lazzaro, Michele Di Mauro ed Emanuela Fanelli – accostandoli a guest star di primo piano, che si mettono in gioco in maniera divertita e autoironica, sul tracciato della versione francese: Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Matilda De Angelis, Stefano Accorsi e Corrado Guzzanti.
“Ogni volta che produciamo una serie – ha affermato Carlo Degli Esposti, fondatore della Palomar – ci muoviamo sempre secondo uno schema ‘semplice’: quando ci piace una storia, individuiamo i migliori sceneggiatori su piazza, come pure un regista che sia capace di metterci l’anima. Negli anni Palomar non ha avuto paura di confrontarsi con format bellissimi (si ricordi l’operazione ‘Braccialetti Rossi’, n.d.r.), mossa dall’idea di renderli ancora più belli. Riguardo a ‘Call My Agent – Italia’, andiamo in onda con la serenità di aver fatto il possibile”.
Nell’incontro con la stampa, presenti anche il regista e la sceneggiatrice: Luca Ribuoli ha sottolineato come sia stato abbastanza facile, logico, scegliere la città di Roma per l’adattamento, in virtù della grande storia e tradizione cinematografica della Capitale. “Roma è la città del cinema”. Lisa Nur Sultan ha poi aggiunto che si è proceduto con una certa “incoscienza”, senza la paura di un confronto con il cult originario: “È stato il massimo poter lavorare mettendo in campo un gioco di citazioni come pure comporre una satira di costume. Fulcro del racconto resta la dimensione lavorativa, un team di lavoro che diventa famiglia”.