Il videomessaggio del vescovo ucraino mons. Sviatoslav Shevchuk prosegue così: “ringraziamo il Signore Dio per essere entrati nella profondità del significato del grande evento della nascita del Figlio di Dio in mezzo a noi. Ogni giorno abbiamo cercato di riflettere su alcuni elementi molto importanti di questa festa. E ci ricordiamo che nel Natale di Cristo ebbe luogo l’evento della restaurazione della persona umana. È stato un avvenimento che non riguarda solo Dio, ma riguarda soprattutto noi: la persona, il suo essere, i rapporti umani. L’uomo è diventato una nuova creazione in Cristo”.
“Nella Natività di Cristo vediamo la glorificazione dell’uomo; vediamo come Cristo ci rivela il senso profondo dei nostri rapporti umani come se santificasse tutto ciò che per noi a volte è quotidianità, a volte anche disprezzata. L’Onnipotente volle diventare un bambino umano. Sappiamo che nelle società degli uomini il bambino non è mai il membro più rispettato della società – aggiunge il vescovo –. Spesso i bambini sono disprezzati, trafficati e uccisi. E Cristo ha voluto farsi bambino per mostrare la dignità di un bambino, difenderla nella cultura odierna. Cristo ci rivela la santità della famiglia cristiana e universale. Infatti, non c’è un’altra famiglia, non c’è un altro modo di convivenza tra le persone che si possa chiamare famiglia se non unità e fecondità nella fedeltà e nell’amore di un uomo e di una donna. Ciò che oggi il mondo a volte non comprende, Cristo ce lo rivela nel suo Natale attraverso le figure di Maria e di Giuseppe”.
“Anche nel mezzo della guerra il Natale è stato per noi un momento in cui abbiamo riacquistato la nostra forza spirituale per continuare la marcia verso la dignità, per difendere la nostra patria, la nostra terra, il popolo, la vita umana in Ucraina”.