In Pakistan si continuano a registrare numeri allarmanti di pazienti affetti da malaria e malnutrizione tra le comunità colpite dalle recenti alluvioni nelle province del Sindh e del Belucistan. È quanto rileva oggi Medici senza frontiere (Msf) informando che la metà dei pazienti visitati dalle cliniche mobili dell’Ong a dicembre era affetta da malaria nonostante ci si aspettasse una diminuzione dei casi con la stagione fredda, e dallo scorso ottobre i team hanno trattato più di 42.000 casi di malaria. “Msf – viene spiegato in una nota – ha registrato anche numeri allarmanti di malnutrizione acuta tra i bambini, dopo che le alluvioni hanno distrutto gran parte dei raccolti e degli allevamenti, principale fonte di sostentamento per molte comunità. Dall’inizio delle attività in Sindh e in Belucistan, le cliniche mobili di Msf hanno visitato 28.313 bambini di cui più della metà erano malnutriti: il 23% era affetto da malnutrizione acuta e il 31% da malnutrizione acuta moderata”.
Circa quattro mesi dopo la fine delle alluvioni, nel Paese continua l’emergenza e i bisogni umanitari della popolazione rimangono alti. Secondo l’Ong, “l’attuale risposta è inadeguata e i bisogni primari della popolazione, come l’accesso a cibo, acqua potabile e cure mediche, rimangono insoddisfatti”.
“Sono trascorsi mesi dalle alluvioni e le nostre équipe in Sindh e in Belucistan orientale vedono ancora persone che vivono in tende e in rifugi di fortuna”, racconta Edward Taylor, coordinatore d’emergenza di Msf in Sindh settentrionale e Belucistan occidentale, aggiungendo che “con l’arrivo dell’inverno le persone sono ancora più vulnerabili. La risposta all’emergenza si sta concentrando sulla ricostruzione ma manca una risposta umanitaria per rispondere ai bisogni primari delle persone: a dicembre i nostri team hanno registrato alti tassi di malaria, malnutrizione acuta e infezioni cutanee”. “Le organizzazioni umanitarie e gli enti governativi coinvolti nella risposta non devono dimenticare che la situazione rimane critica”, sottolinea Taylor, sottolineando che “le aree dove lavoriamo sono ancora alluvionate e i bisogni medico-umanitari sono molti. Le persone hanno bisogno di cibo, acqua potabile, cure mediche e alloggi. Siamo ancora in una fase d’emergenza”. Finora Msf ha fornito cure mediche di base ha più di 92.000 persone principalmente per malattie cutanee, malaria, infezioni respiratorie e diarrea. Inoltre, nelle ultime settimane ha distribuito kit per l’inverno a 6.000 famiglie che vivono in campi e insediamenti informali e 15.973 kit igienici alle famiglie che vivono nelle aree remote colpite dalle alluvioni. “Assicurare cibo, acqua, servizi igienici, cure mediche e alloggi deve essere una priorità della risposta nazionale e internazionale alle alluvioni in Pakistan”, ammonisce Taylor: “Molte persone nelle zone colpite hanno un bisogno urgente e non c’è tempo da perdere”.