Un grazie “per il servizio che ha fatto in mezzo a noi in questi anni, perché ci ha aiutato a riconoscere il volto del Signore, ad amarlo e a servirlo”: lo ha rivolto, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis, a mons. Marco Salvi che domani, domenica 8 gennaio, farà ingresso nella sua nuova diocesi di Civita Castellana. Il presule, che è stato vescovo ausiliare della Chiesa perugino-pievese dal 5 maggio 2019.
Il vescovo Salvi ha ringraziato le diverse componenti della Chiesa locale e le Istituzioni civili e del mondo accademico del capoluogo umbro, dicendo loro: “Mi sono sempre confrontato con sincerità e leale spirito di collaborazione, consapevole che il dialogo è lo strumento fondamentale per costruire insieme. Ho incontrato interlocutori attenti ed interessanti alla ricerca del bene comune”. Alla Chiesa perugino-pievese, che lo ha avuto vescovo ausiliare per quasi quattro anni, monsignor Salvi ha dichiarato: “Esprimo la gratitudine verso questa Chiesa per come mi ha accolto, per la disponibilità incontrata, per la testimonianza ricevuta. Una bella comunità fatta di persone che ho visto appassionate per il Signore e per la Chiesa (anche nelle sue fragilità). Sono grato perché sono cresciuto umanamente sia come fede sia per le tante testimonianze che non mi aspettavo di incontrare. Un grazie particolare a coloro che si sono messi a mia disposizione con la loro capacità e con le loro professionalità nella variegata realtà della diocesi che è molta complessa. I problemi sicuramente non sono stati risolti, qualcuno forse si è aggravato, ma si è avviato un metodo sinodale che porterà i suoi frutti. Ringrazio il card. Gualtiero Bassetti per i due anni e mezzo condivisi con grande cordialità ed amicizia. La responsabilità della diocesi è stato un punto essenziale per la crescita della mia vita. Ringrazio don Ivan con cui ho condiviso questi ultimi mesi: oltre che una bella amicizia abbiamo trovato anche una sintonia di giudizio. Grazie di cuore. Questo ci porterà a fare sin da subito dei primi passi insieme tra le nostre due diocesi”. E poi, con tono scherzoso, da “toscano”, come si è definito il vescovo Salvi, ha ringraziato i sacerdoti paragonandoli a “una fauna variegata, ma carica di umanità con cui ho instaurato da subito ottimi rapporti”.