“Ieri ho avuto la possibilità di andare a rendere omaggio a Papa Benedetto nella basilica di San Pietro. Che il Signore possa ascoltare la preghiera di pace che sale dal popolo ucraino, per intercessione ora di papa Benedetto”. Lo ha raccontato al Sir mons. Kenneth Nowakowski, Vescovo dell’Eparchia cattolica ucraina della Sacra Famiglia di Londra, che parteciperà domani alle cerimonie dei funerali del Papa emerito Benedetto XVI, in rappresentanza di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina. “Era un Papa molto amato dagli ucraini greco-cattolici di tutto il mondo”, dice subito mons. Nowakowski. Il vescovo ripercorre e ricorda il ruolo che Benedetto XVI ha svolto per la chiesa greco-cattolica ucraina, accompagnandola e seguendola nella sua missione in tutto il mondo. Fu lui a nominare Sua Beatitudine Shevchuk vescovo in Buenos Aires ed ad approvare poi la sua elezione come capo della chiesa greco-cattolica ucraina. E fu lui a seguire il card. Lubomyr Husar accettando le sue dimissioni per motivi di salute. “Gli ucraini lo amavano per la sua tenerezza e cura”, fa sapere il vescovo di Londra. “Crebbe sotto il regime nazista e fu uno stretto collaboratore di Giovanni Paolo II che conosceva molto bene il comunismo. Era quindi spontaneo per lui capire e simpatizzare con le persone che si trovavano su terre in cui si era perseguitati a causa della fede religiosa. Conosceva la situazione e la storia di persecuzione della Chiesa greco-cattolica in Ucraina. Quando parlava al popolo ucraino, noi avvertivamo di essere capiti in un modo speciale”. “Venire oggi qui a Roma e partecipare ai funerali come vescovo della chiesa greco-cattolica ucraina – conclude il vescovo – significa esprimere l’amore della nostra Chiesa per il Papa Benedetto e ringraziare Dio per il dono che è stato per tutta la Chiesa cattolica”.