L’arciabate Korbinian Birnbacher ha salutato il compianto Papa emerito Benedetto XVI con parole molto personali. Birnbacher ha riconosciuto e sottolineato “che la sua brillante opera teologica e la sua semplice e umana testimonianza di fede plasmeranno la Chiesa cattolica per molto tempo a venire”. Birnbacher, che viene dalla Baviera, è arciabate di San Pietro a Salisburgo e presidente della Conferenza degli ordini austriaci: “Papa Benedetto veniva dalla mia patria. Mi è stato permesso di incontrarlo molto presto. All’epoca non era ancora un vescovo, ma era il fratello minore modesto, fine e riservato del vescovo Kapellmeister della cattedrale, mons. Georg Ratzinger, che all’epoca era sicuramente più popolare. Successivamente, come arcivescovo di Monaco e Frisinga, mi ha confermato nel seminario di studio St. Michael a Traunstein”. Il card. Ratzinger fu molto felice quando seppe che Birnbacher era diventato monaco benedettino nell’arciabbazia di San Pietro a Salisburgo nel 1987: “Ha sempre accompagnato fedelmente il mio percorso personale attraverso la vita”, ha detto l’arciabate, aggiungendo: “Sono sempre stato profondamente colpito dal fatto che decenni dopo ricordasse ancora i più piccoli dettagli delle conversazioni private”. Quando Birnbacher, dal 1994 al 1997, svolse la sua dissertazione presso il Collegio dell’Ordine Benedettino S. Anselmo di Roma e viveva presso il Collegio Sacerdotale Tedesco in Vaticano, «celebravamo insieme quasi ogni settimana l’Eucaristia nella chiesa di S. Maria del Campo Santo Teutonico e poi ci si ritrovava per uno scambio di notizie con una colazione bavarese-salisburghese”. Pochi giorni prima della rinuncia di Benedetto XVI, Birnbacher fu eletto arciabate di San Pietro: “Era molto contento di questo e da quel momento in poi mi invitò a visitare il monastero Mater Ecclesiae più volte”.