“Un pastore mite e profondo che fin dal Concilio Vaticano II è stato punto di riferimento fondamentale, con il suo pensiero teologico e umanista, anche per i movimenti ecclesiali sorti in quella stagione”. Così, in una nota, la Comunità di Sant’Egidio definisce Benedetto XVI e “si unisce al cordoglio e alla preghiera di tutta la Chiesa” per la sua scomparsa. “Ricordiamo – scrive la Sant’Egidio – gli incontri, le visite, i momenti di preghiera con la Comunità lungo il suo pontificato, che hanno segnato in maniera significativa la vita e la riflessione di Sant’Egidio: in particolare la partecipazione all’incontro di Preghiera per la pace con le religioni mondiali a Napoli, nel 2007, la preghiera per i testimoni della fede del XX e XXI secolo nella basilica di San Bartolomeo, memoriale dei “Nuovi Martiri”, l’incontro con i giovani della Comunità e gli operatori del programma Dream in Camerun, le visite alla casa famiglia degli anziani e alla mensa per i poveri a Roma”. “Qui – disse il papa emerito in quell’occasione – si confonde e si riunisce chi serve e aiuta con chi è aiutato e servito, formando un’unica famiglia”. Sono “parole – commenta la Comunità – che restano come una preziosa sintesi della nostra amicizia con i poveri”. “Lo ricordiamo con affetto e profonda gratitudine”, conclude la nota di Sant’Egidio.