Benedetto XVI: mons. Piemontese (amm. ap. Cosenza), “resterà nella storia per la delicatezza, per il suo autorevole contributo alla ricerca teologica e anche per il mettersi da parte”

“Benedetto XVI ha saputo insegnare con la parola e con la vita ed indicare le vie della conoscenza del Mistero, attraverso la sua autorevole dottrina e ancor più attraverso la sua umiltà quando, lasciando la Cattedra petrina, si è ritirato nel silenzio perché le forze sono venute meno. Ha continuato a pregare sul monte per l’intera Chiesa e l’umanità”. È quanto si legge nel messaggio di cordoglio per la morte di Benedetto XVI espresso da mons. Giuseppe Piemontese, amministratore apostolico di Cosenza-Bisignano e a nome di tutto il Popolo di Dio, diffuso dall’Ufficio per la pastorale della comunicazione della diocesi bruzia. “Il Papa della Gioia resterà nella storia per la sua delicatezza, per il suo autorevole contributo alla ricerca teologica e anche per il mettersi da parte. Noi cosentini lo ricorderemo anche per i suoi approfonditi studi sull’abate Gioacchino da Fiore e il suo rapporto con San Bonaventura e per il dono della Beatificazione di Elena Aiello che definì ‘un’anima eminentemente eucaristica’ annunciando il rito a Cosenza a conclusione dell’udienza generale del 14 settembre 2011”. Nel Te Deum di questa sera, in Cattedrale e nelle parrocchie, “si pregherà per la sua anima affinché il Signore lo accolga come ‘buono e fedele operaio della sua vigna’”. Nei prossimi giorni “saranno date indicazioni ulteriori per la preghiera nelle comunità”. Il settimanale diocesano “Parola di Vita” curerà una edizione speciale digitale che sarà inviata a tutti i lettori e seguirà i funerali che si terranno il prossimo 5 gennaio 2023.

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