Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio in materia di immigrazione suscitano “sconcerto ed indignazione”. Lo affermano le Acli che in una nota stigmatizzano le parole della premier Giorgia Meloni, che ha affermato che in Italia vengono ‘quelli che hanno i soldi per pagare gli scafisti’. Forse, si legge nella nota, “l’on. Meloni dimentica che chi parte è prima di tutto ignaro del cosiddetto sistema degli scafisti e poi i soldi che servono per pagare il viaggio sono spesso i risparmi di un’intera vita di persone che si privano di ogni cosa per dare a figli e nipoti la speranza di un miglioramento rispetto alle condizioni insopportabili dei Paesi di provenienza”. “La vita e la morte di persone inermi – affermano le Acli – non può essere ridotta a propaganda di basso livello, e men che meno può farlo chi ha la responsabilità di guidare il Governo della Repubblica, che invece dovrebbe farsi carico di una questione epocale come quella delle migrazioni dal Sud del mondo in tutta la sua complessità. Lo scafismo è purtroppo un vero e proprio mercato di persone, in cui spesso al furto di ogni singolo bene si accompagnano violenze inaudite, e talvolta la morte di decine e decine di persone che questi criminali non si fanno scrupolo di abbandonare al loro destino, una volta ottenuto il loro tornaconto. Proporre soluzioni facili a problemi ingarbugliati significa – concludono le Acli – essere parte del problema e non della soluzione, soprattutto se tali soluzioni sono accompagnate da slogan che sembrano fatti apposta ad eccitare l’astio e l’odio di certi settori della pubblica opinione. Non è certo il modo più cristiano di avvicinarsi al Natale”.