Pregare, lavorare in armonia con la Chiesa, coltivare il rapporto con la comunità: sono le raccomandazioni del patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, rivolte ai tre nuovi sacerdoti della Chiesa caldea, José Manuel Martinez, Bashar Bassim e Ayden Elia, ordinati lo scorso 18 dicembre nella cattedrale di San Giuseppe a Baghdad. “Per mantenere la fiamma della consacrazione sacerdotale ed evitarne ogni declino nel tempo – ha spiegato Mar Sako – il consacrato deve imparare a rinnovare costantemente la sua dedizione”. Da qui le raccomandazioni: “La preghiera non dovrebbe essere un’azione di routine, ma un modo per alimentare la relazione del sacerdote con Dio. La preghiera dovrebbe essere il suo respiro esistenziale e fonte di pace, serenità, sicurezza e gioia”. Vanno coltivati, inoltre, “il rapporto con la Chiesa, lavorare insieme in armonia come un’unica squadra raggiungendo gli obiettivi della stessa missione” e quello con la comunità “per portarla nel cuore e dedicarsi a servirla, ascoltarla e prendersene cura”. Rivolgendosi ai tre nuovi sacerdoti, il cardinale ha concluso: “Unitevi al cuore di Cristo, orientando tutto a Lui affinché il vostro cuore diventi simile al suo Sacro Cuore. Siate testimoni del suo amore, del suo perdono e della sua salvezza. Vi ringrazio per la vostra dedizione al prezioso sacerdozio in un momento così difficile, in cui la società sta gradualmente perdendo i valori umani e spirituali e si sta orientando verso il consumo, il piacere e l’individualismo”.