Ad Aversa, sabato 3 dicembre alle 10, si terrà il convegno della Conferenza episcopale campana (Cec) in memoria dei quarant’anni trascorsi dalla pubblicazione del documento pastorale “Per amore del mio popolo non tacerò” dei vescovi della Regione. Ad ospitare la manifestazione – intitolata “40 anni da ‘Per amore del mio popolo non tacerò’ dell’episcopato campano. Sviluppi, contesti e possibili scenari per la nostra Terra” –, presso l’aula magna di via Roma 9, sarà il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Era il 29 giugno del 1982 quando l’episcopato campano unito, con le parole del profeta Isaia (Is, 62, 1), denunciò i mali della camorra. Nel quarantennale della pubblicazione sulla “Circolare informativa dell’Istituto pastorale regionale” i vescovi della Campania, insieme con le loro comunità, si sono dati appuntamento ad Aversa – diocesi simbolo della lotta alla camorra – per confrontarsi su quanto è stato fatto in questi anni e quali possono essere i passi per il futuro.
I lavori del convegno si apriranno con un’introduzione a cura del presidente della Cec, mons. Antonio Di Donna, e proseguiranno con le testimonianze del caporedattore de “Il Mattino” di Napoli, Pietro Perone, e l’intervento della Consulta della Pastorale universitaria della diocesi di Aversa ad opera di Angelo Cirillo. Tra i relatori anche Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Saranno presenti inoltre il rettore dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Giovanni Francesco Nicoletti ,e il sindaco della città di Aversa, Alfonso Golia, che rivolgeranno un saluto alle autorità civili, religiose e militari invitate a nome delle comunità – quella cittadina e quella accademica – che ospiteranno il convegno.