“Sono vicino alla popolazione dell’Isola d’Ischia, colpita da un’alluvione. Prego per le vittime, per quanti soffrono e per tutti coloro che sono intervenuti in soccorso”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di ieri, in cui ha ricordato ancora una volta Burkhard Scheffler, il clochard morto tre giorni fa sotto il colonnato di San Pietro: “morto di freddo”, ha precisato Francesco, che ha inoltre salutato i partecipanti alla Marcia svoltasi a Roma per denunciare la violenza sessuale sulle donne: “Purtroppo una realtà generale e diffusa dappertutto e utilizzata anche come arma di guerra”, ha denunciato il Papa. “Non stanchiamoci di dire no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace; in particolare per il martoriato popolo ucraino”, l’appello di Francesco: “Ieri abbiamo ricordato la tragedia dell’Holodomor”, il riferimento allo sterminio per fame voluto da Stalin.