“Con il Cyber Monday quasi un italiano su 2 (48%) fa acquisti on line nella settimana dedicata agli sconti iniziata con il Black Friday, anche per anticipare i regali di Natale approfittando delle promozioni”. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sul “lunedì cibernetico” che quest’anno cade oggi 28 novembre. A prediligere gli acquisti sul web sono soprattutto gli italiani tra i 45 e i 54 anni, con una percentuale che è addirittura del 77%, contro il 58% dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni e il 59% di quelli tra 35 e 44 anni, forti anche di una situazione reddituale sicuramente superiore rispetto a chi è entrato da meno tempo nel mondo del lavoro. Spesa su internet ancora ostica, invece, per i più anziani, con appena il 17% di quelli sopra i 64 anni.
Tra Cyber Monday e Black Friday “il valore complessivo degli acquisti sale così a 5,3 miliardi di euro”, secondo Coldiretti/Ixè, seppur con notevoli differenze di budget. “Se la maggioranza assoluta di chi fa acquisti (51%) conterrà il budget sotto la soglia dei 100 euro, un altro 27% arriverà fino a 200 euro – sostiene Coldiretti – e un ulteriore 7% si spingerà a 300 euro. Ma c’è anche un 8 e un 5% di ‘paperoni’ che arriverà fino a 1.000 euro”.
Tra i prodotti più gettonati ci sono “tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia per la tendenza a fare acquisti utili sotto la spinta della crisi. Ma il ventaglio delle offerte – suggerisce la Coldiretti – si è fortemente allargato dai prodotti ai servizi più vari. Le motivazioni per la spesa in rete sono la possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti anche se restano perplessità soprattutto sulla sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza del prodotto sul video rispetto a quello consegnato”.
Acquistando, ad esempio, beni alimentari on line “il rischio maggiore è quello di incorrere in prodotti di bassa qualità o addirittura contraffatti, con rischi potenziali anche per la salute. Un esempio di falsificazioni sul web sono i cosiddetti kit per produrre formaggi e vini italiani: i cheese-kit e i wine-kit. Proprio per evitare truffe la Coldiretti ha predisposto un vademecum che parte dal consiglio di verificare l’identità del venditore on line privilegiando chi ha un legame diretto con la terra o appartiene a una rete strutturata di vendita diretta. Occorre poi fare attenzione a storpiature, anche minime, del nome del prodotto, che spesso rivelano che si tratta di imitazioni. Serve inoltre controllare, laddove possibile, sempre la correttezza dei loghi che contraddistinguono i prodotti Igp e biologici e l’etichetta, ma anche diffidare dei prezzi troppo bassi.