“Un fiume in piena: pellegrinaggi dal mondo intero, gruppi, giovani, adulti, parrocchie che ora che sono tornata in Italia in attesa di una nuova missione mi porto nel cuore”. Suor Rosa Maria Napolitano, figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, descrive così la devozione a Maria attraverso la Medaglia miracolosa che viene ricordata domani, 27 novembre, nell’anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré. Suor Rosa Maria ha 79 anni di cui 60 trascorsi da suora. Nel 2009 – si ricorda in una nota – viene eletta consigliera generale della lingua italiana delle Figlie della Carità e si stabilisce a Parigi alla Casa madre dove rimane per 6 anni. Nelle sue parole il ricordo del primo incontro con le altre 9 consigliere e la madre Superiora generale, un momento cordiale condito da uno spirito di accoglienza ed una semplicità straordinaria: “Ho sentito da subito una grande sintonia e ho vissuto sei anni intensi insieme a tutte loro. Ciascuna di noi manteneva il contatto con le province della sua lingua e nel frattempo viveva in semplicità, preghiera e condivisione fraterna al servizio dei poveri”. Suor Rosa Maria al termine del suo incarico è rientrata in Italia e ha svolto il ruolo di commissaria apostolica presso le Povere Figlie della Visitazione. Dopo quattro anni, nel 2019, ritorna a Parigi come responsabile del Centro Internazionale Missionario, dove viene svolta la formazione, che dura circa due anni, per quelle sorelle che si preparano alla missio ad gentes e vengono quindi inviate laddove c’è più bisogno come ad esempio a luglio scorso quando due suore sono state inviate rispettivamente in Rwanda e Tanzania. Il nuovo incarico a Parigi ha visto suor Rosa Maria impegnarsi anche al Centro di ascolto e al Bureau delle s. Messe e presso la Sala video: “Ho accolto tanti gruppi per far vedere il video dove vengono raccontate le apparizioni a suor Caterina Labouré. Dopo il video solitamente si svolge una conversazione sulle apparizioni: è stata una esperienza che mi ha riempito il cuore di gioia pur partecipando spesso alle sofferenze e alle inquietudini di chi si accosta alla Cappella di Rue de Bac. Tutti chiedono preghiere, vengono a ringraziare, chiedono di essere affidati a Maria. Alcuni ritornano per ringraziare, per dire che hanno ricevuto grazie, chiedono di continuare a pregare per loro”.