“Proviamo profondo dolore di fronte alla dura realtà sociale, politica ed economica della regione, segnata in particolare dalla povertà e dalle disuguaglianze, dalla fragilità delle nostre democrazie e dello stato di diritto, dal crescente fenomeno delle migrazioni verso il nord e altri Paesi”. Lo scrive il Sedac, il Segretariato dei vescovi dell’America Centrale (Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama), nel messaggio diffuso al termine dell’assemblea, che a Panama ha riunito fino a ieri i vescovi della regione. “Ringraziamo e incoraggiamo per la loro solidarietà le Chiese di accoglienza che hanno accolto e continuano a prendersi cura dei migranti come buoni samaritani”, prosegue la nota.
“Ci preoccupa la polarizzazione ideologica, e spesso anche religiosa, alla quale vogliamo rispondere con la forza del Vangelo che illumina e dà senso alla vita”, scrivono ancora i vescovi centroamericani, che proseguono: “Dal nostro punto di vista di pastori vicini alla gente, accompagniamo e preghiamo per i nostri popoli nelle loro realtà particolari, specialmente per le Chiese locali che vivono la loro esperienza di fede in mezzo a pressioni talvolta estreme e dolorose. Un cenno specifico merita la coraggiosa testimonianza e comunione della Chiesa in Nicaragua, alla quale esprimiamo la nostra solidarietà con la preghiera e la vicinanza”.
Continua il messaggio: “Constatiamo, nei diversi Paesi, l’entusiasmo e l’interesse che sta suscitando l’invito ad ascoltarci e a camminare insieme, particolarmente nei giovani che costituiscono la stragrande maggioranza della nostra popolazione, molti dei quali hanno risposto alla vocazione seminari e case religiose e come laici impegnati”. Concludono i vescovi: “Il Sedac, sin dalla sua fondazione 80 anni fa, è chiaramente impegnato in questo cammino sinodale. Esortiamo i laici ad avanzare nella loro formazione per influenzare la vita sociale, culturale e politica. Riconosciamo e ci rallegriamo del contributo positivo delle donne nella Chiesa e incoraggiamo il loro lavoro missionario”. Nell’ultima giornata di assemblea, i vescovi hanno eletto la propria presidenza, che dall’El Salvador passa all’Honduras. Presidente sarà mons. Roberto Camilleri Azzopardi, vescovo di Comayagüa; segretario generale mons. José Antonio Canales, vescovo di Danlí.