Giovedì 24 novembre, in serata, il sito ufficiale della Chiesa greco-cattolica ucraina ugcc.ua è stato oggetto di un attacco DDoS da parte di hacker nemici. Lo fa sapere l’Ugcc. L’acronimo “DDoS” sta per “Distributed Denial of Service” ed è traducibile come “Interruzione distribuita del servizio”. Consiste nel tempestare di richieste un sito, fino a metterlo ko e renderlo irraggiungibile. I tecnici del sito dell’Ugcc confermano: in poche ore sono arrivate 5 milioni di richieste, 1 milione ogni ora. “Grazie però alle misure tempestive adottate dagli specialisti del dipartimento informazioni UGCC, l’attacco informatico è stato respinto e il sito è stato restaurato”. “Ci scusiamo con tutti gli utenti per l’inconveniente e vi ringraziamo per essere stati con noi”, si legge nella notizia. L’Ugcc fa comunque sapere che “dall’inizio della guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina, gli attacchi DDoS sono rimasti tra i tipi più comuni di attacchi informatici a cui ricorrono gli hacker nemici”, secondo un Report stilato dal Servizio speciale di comunicazione statale. “Un attacco DDoS, a differenza di un attacco DoS – precisa sempre il sito Ugcc -, viene eseguito da più fonti, non da una. Vale anche la pena notare che tali tipi di attacchi non sono per lo più diretti ai singoli cittadini. L’obiettivo finale degli autori è quello di privare i cittadini dell’accesso a servizi, notizie e informazioni vere e importanti”.