“Saluto i rappresentanti delle Scuole cattoliche Fidae ed auspico che venga riconosciuto ad ogni livello il loro rilevante ruolo educativo e sociale”. Lo ha detto il Papa, salutando al termine dell’udienza di oggi i fedeli di lingua italiana. “La prossima domenica segnerà l’inizio dell’Avvento, il periodo liturgico che precede e prepara la celebrazione del Santo Natale”, ha detto Francesco: “Auguro a ciascuno di voi di aprire il cuore al Signore – mi raccomando, aprite i cuori al Signore! – per preparare la strada a Colui che viene a colmare con la luce della sua presenza ogni nostra umana debolezza”. Prima dei saluti, il Papa ha ricordato che “nelle scorse ore l’isola di Giava, in Indonesia, è stata colpita forte terremoto”: “Esprimo la mia vicinanza a quella cara popolazione e prego per i morti e per i feriti”. “Domenica scorsa, a Kalongo, in Uganda, beatificato padre Giuseppe Ambrosoli, missionario, sacerdote e medico, nato nella diocesi di como e morto in Uganda dopo aver speso la sua vita per i malati, nei quali vedeva il volto di Cristo”, ha proseguito Francesco, auspicando che “la sua straordinaria testimonianza aiuti ciascuno di noi ad essere degno di una Chiesa in uscita”. Nei saluti in lingua portoghese, il Papa ha menzionato la Giornata mondiale della Gioventù, che “si è celebrata nelle diocesi, con il pensiero rivolto all’incontro dei giovani che si terrà a Lisbona nel prossimo anno”: “La gioia di ritrovarci e la volontà di essere insieme sono segni fondamentali per il mondo di oggi, straziato dagli scontri e dalle guerre”, ha aggiunto. Rivolgendosi, inoltre, ai fedeli polacchi, ha detto loro: “Vi sono grato perché in questi giorni vi siete uniti con i cristiani perseguitati nel mondo partecipando all’iniziativa del RedWeek e pregando per loro in modo particolare nel santuario di Jasna Góra. La Madre di Dio conceda loro piena libertà e consolazione nella sofferenza”. Infine, un pensiero per la Giornata mondiale della pesca, che si è celebrata l’altro ieri: “possa favorire la sostenibilità nella pesca e nell’acquacoltura, attraverso il rispetto dei diritti dei pescatori, che con il loro lavoro contribuiscono alla sicurezza alimentare e alla riduzione della povertà nel mondo”.