“Qualsiasi progresso nel settore dei voli spaziali con equipaggio umano è auspicabile. Non possiamo sottrarci ai nostri problemi fuggendo dal pianeta Terra; ma dallo spazio possiamo osservarli da una prospettiva migliore”. Lo dichiara al Sir il gesuita Guy Consolmagno, direttore della Specola Vaticana, all’indomani della partenza da Cape Canaveral di Artemis 1 verso l’orbita lunare. La missione senza equipaggio è apripista del programma Artemis della Nasa, che alla fine del 2025 prevede di portare la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna. Consolmagno ricorda la celebre immagine “Earthrise” ripresa dagli astronauti dell’Apollo 8, “che ci ha fatto capire quanto piccolo e prezioso sia il nostro pianeta”: “Ovunque andremo nell’universo – conclude il direttore della Specola vaticana -, avremo la possibilità di incontrare Dio – e ne avremo bisogno!”.