“La notizia dell’iscrizione anagrafica delle persone finora escluse in quanto sprovviste di un titolo per l’immobile in cui dimorano è un’ottima notizia per la città di Roma. Ora finalmente tante donne, uomini, bambini e bambine potranno veder garantiti i loro diritti fondamentali e avere accesso pieno all’assistenza sociale e al welfare”. Questo è il commento di Livia Zoli, responsabile Diseguaglianze globali e migrazioni presso ActionAid, riguardo alla direttiva a firma del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha fatto seguito alla mozione approvata il 7 giugno 2022, nella quale si deroga ufficialmente parte dell’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi, che esclude dalla residenza chi vive all’interno di stabili occupati. “La decisione presa dal Comune di Roma sottolinea l’importanza e il ruolo che la mobilitazione di associazioni e persone può ricoprire nell’invertire tendenze in atto e aprire alla tutela di diritti che finora sembravano molto difficili da ottenere”, ha sottolineato Zoli. ActionAid nel 2021 ha lanciato la campagna #DirittiInGiacenza per denunciare come ancora troppo spesso in Italia l’esclusione dalla residenza sia discrezionale, illegittima e discriminatoria verso le persone più fragili, sia italiane che straniere. “Continueremo a mobilitarci a Roma, a Napoli e in molti altri territori perché la notizia di oggi dimostra che è possibile una discontinuità rispetto all’idea che chi verte in condizione di marginalità sociale debba essere anche ai margini dei diritti. Questo è possibile attraverso il diretto protagonismo delle persone escluse”, conclude Livia Zoli. “Ora è il momento che anche altre amministrazioni inizino a tutelare il diritto all’iscrizione anagrafica – ribadisce ActionAid -. Il nostro impegno non finisce qui: valuteremo e monitoreremo attentamente l’applicazione concreta di questa decisione. Parallelamente ci impegneremo affinché siano superati anche altri conflitti all’interno del funzionamento dell’anagrafe, come ad esempio l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora”.