“Dobbiamo rimettere l’uomo al centro di tutto, è questa la realtà che ci interessa. E ciò deve avvenire sia all’interno e che all’esterno dell’associazione”. Così Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa italiana, rivolgendosi ai 500 giovani volontari che, a Firenze, hanno partecipato agli “Stati generali della gioventù 2022”. Si è trattato, spiega una nota di un viaggio nel confronto, tra le idee, le storie e le ispirazioni di una comunità in movimento. Un cammino verso l’innovazione, la partecipazione e i nuovi confini del volontariato, il tutto nel desiderio costante di fare rete, all’interno e all’esterno dell’associazione.
“Stiamo vivendo a livello globale la ‘tempesta perfetta’. Abbiamo vissuto e stiamo ancora affrontando il Covid, cui si è sommata l’emergenza Ucraina”, ha sottolineato Rocca. “Ma i riflettori, giustamente puntati in quei contesti, hanno oscurato totalmente altri drammi: in questo momento, nel Corno d’Africa, ogni singolo minuto un bambino viene ospedalizzato per malnutrizione in quella che è la peggiore crisi dal 1984. Il mondo è distratto ed è come se ci fossero esseri umani di serie ‘a’ e di serie ‘b’. Tutti ciò è inaccettabile: non c’è sufficiente attenzione – ha spiegato Rocca – ai drammi che diversi Paesi vivono a causa delle conseguenze del cambiamento climatico”.
“Come presidente della Croce Rossa Italiana, una realtà che conta oltre 40.000 giovani volontari, vi chiedo di dare attenzione a due elementi: fiducia e solitudine”, l’invito di Rocca: “Insieme, dobbiamo fare in modo che i leader della Cri di domani, come quelli di oggi, sappiano dare fiducia ai giovani. Ho visto molte volte la solitudine del Presidente di un Comitato, perché non riesce a delegare. Dobbiamo lavorare tantissimo su questo. La parola fiducia ci dovrà accompagnare nei prossimi anni se veramente vogliamo essere un’associazione solida”, ha poi proseguito il presidente. Concludendo il suo intervento davanti ai giovani volontari, Rocca ha invitato proprio questi ultimi a partecipare con tutta la loro energia a un importante appuntamento: “Il 9, 10 e 11 di dicembre ci sarà il Jump a Roma. Vi voglio tutti lì – ha concluso – per far sentire la vostra voce. Lavoreremo per creare un momento di confronto forte, leale, sincero e costruttivo”.
All’inizio della cerimonia conclusiva degli “Stati generali della gioventù”, i giovani della Croce Rossa italiana hanno ricordato con un minuto di silenzio le vittime della catastrofe di San Giuliano di Puglia, a vent’anni da quel terremoto (era il 31 ottobre del 2002) che fece crollare l’edificio della scuola del comune molisano, nel quale persero la vita ventisette bambini e una maestra.