“Le Fondazioni di origine bancaria sono un esempio emblematico di una modalità per convogliare il risparmio privato verso l’economia reale, trasformando le risorse accumulate in fertili investimenti per accompagnare lo sviluppo del Paese”. Lo ha affermato questa mattina Francesco Profumo, presidente di Acri, in occasione della presentazione della 22ª indagine “Gli italiani e il risparmio”, realizzata dall’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio insieme a Ipsos, svoltasi oggi nella 98ª Giornata mondiale del risparmio.
“Tanto con la gestione dei loro patrimoni – che ammontano complessivamente a circa 40 miliardi di euro –, che con la loro attività erogativa istituzionale, le Fondazioni adempiono alla loro di missione di contribuire allo sviluppo sociale ed economico del Paese”, ha proseguito Profumo, evidenziando che “nell’era dell’incertezza permanente, continuano, come sempre, a lavorare su un doppio fronte: da un lato sull’emergenza, dall’altro sul lungo periodo. Da una parte, infatti, continuano a contrastare gli effetti delle varie crisi, contribuendo a mitigare la povertà, a combattere l’esclusione sociale di giovani e anziani e a supportare gli Enti del Terzo settore. Dall’altra, lavorano per contrastare le cause delle emergenze, investendo su giovani, formazione, ricerca, innovazione, affinché oggi non si alimentino le disuguaglianze di domani, ma si creino le basi per uno sviluppo sostenibile duraturo”.
Il presidente di Acri ha anche sottolineato che “per progettare nell’era incertezza è necessario tenere a mente almeno tre fattori”. Si tratta della “rapidità della risposta”, della “necessità di sperimentare soluzioni innovative che incidano sulle cause strutturali” e del fatto che “le risposte non devono essere mai individuali, ma di rete”. “Nessuno si salva da solo – ha ammonito – è forse uno dei più chiari lasciti che dovremmo aver imparato da questi anni terribili. L’adozione simultanea di questi tre fattori è stata perseguita recentemente nel nostro Continente”. “L’Unione europea – ha proseguito – è stata in grado di mettere in campo una risposta straordinaria, scrollandosi decenni di tentennamenti, in pochi mesi ha attivato un piano di approvvigionamento vaccinale e, contemporaneamente, ha approvato il Next Generation Eu Plan, che ha aperto una nuova stagione, anche per il nostro Paese”. Profumo ha poi evidenziato che “in molti hanno lanciato l’allarme sul fatto che la Pubblica amministrazione territoriale – com’era prevedibile – si sia trovata in grande difficoltà nell’intercettare i bandi del Pnrr per una conclamata carenza di competenze progettuali”. “Se non riusciamo a intervenire in maniera organica su questo fronte, rischiamo di perdere una straordinaria occasione per produrre una reale innovazione del Paese”, l’allarme del presidente di Acri: “Quella che poteva tradursi in una fase per rinnovare processi e competenze progettuali della Pubblica amministrazione, lasciando una traccia duratura al termine della transitoria fase Pnrr, rischia di trasformarsi in un’occasione mancata”.