Dopo l’alluvione circa 10 milioni di bambini hanno immediato bisogno di supporto salvavita. Centinaia hanno già perso la vita. Oltre 1 bambino su 9 soffre di malnutrizione acuta grave – una condizione che mette in pericolo di vita. I genitori, in preda al panico, sono alla ricerca di cibo per portare a casa anche un semplice pasto ai loro figli. A denunciarlo è George Laryea-Adjei, direttore regionale Unicef per l’Asia del Sud, in seguito a una missione in Pakistan nelle aree colpite dalle inondazioni. “I ragazzi e le ragazze del Pakistan hanno disperato bisogno di supporto per sopravvivere. Ma l’appello internazionale per il Pakistan è ancora ampiamento sotto finanziato. Altre centinaia di bambini perderanno la vita nelle prossime settimane se il supporto internazionale non aumenterà per ampliare gli interventi”. La devastazione climatica non riguarda solo il Pakistan. Solo nel 2022, le inondazioni causate dal clima hanno colpito Pakistan, Bangladesh, India del Nord e Afghanistan, lasciando oltre 15 milioni di ragazzi e ragazzi in bisogno di assistenza. “I bambini – ribadisce il direttore – non hanno avuto alcun ruolo nella creazione della catastrofe climatica in Asia meridionale, eppure sono loro a pagare il prezzo più alto. Questa catastrofe climatica sta minacciando la salute, il benessere e la stessa sopravvivenza di oltre 616 milioni di bambini e bambine che chiamano questa regione la loro casa”. Da qui la richiesta: “I Governi devono urgentemente proteggere i servizi di base idrici, igienici, per la salute e l’istruzione da cui bambini e bambine dipendono profondamente. Devono anche urgentemente assicurare che ragazzi e ragazze abbiamo le competenze e conoscenze necessarie per sopravvivere e crescere in un mondo cambiato dal clima. Ma prima di tutto i leader mondiali devono limitare urgentemente il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius. Questo è l’unico modo per salvare le vite dei bambini. Senza un’azione globale urgente, la devastazione climatica che abbiamo visto in Pakistan, temo, sarà solo un precursore di molte altre catastrofi per la sopravvivenza dei bambini che verranno”.