Nel 2021 l’Ue aveva un totale stimato di 28,1 milioni di posti letto disponibili in 597mila strutture turistiche. L’Italia e la Francia “rappresentano poco più di un terzo della capacità totale disponibile”, attesta Eurostat, con 5,1 milioni di posti letto ciascuna. Questi Stati membri sono seguiti dalla Spagna (3,8 milioni di posti letto, pari al 13% del totale) e dalla Germania (3,5 milioni; 12%). “Rispetto al 2020, anno di inizio della pandemia Covid-19, il numero di posti letto e il numero di strutture sono rimasti stabili. Tuttavia, rispetto al 2019, il numero di posti letto nel 2021 è ancora pari a -2% (28,8 milioni) e il numero di esercizi è ancora più basso (-3%; totale di 617.953 esercizi)”. I dati relativi al 2021 “mostrano che tre quarti (75%) dei 591 milioni di notti trascorse da ospiti internazionali in alloggi turistici dell’Ue sono stati trascorsi da turisti provenienti da altri Stati membri dell’Unione, mentre il 16% è stato speso da turisti provenienti da altri Paesi europei (di cui quasi la metà residenti nel Regno Unito). Nel 2021, i turisti provenienti dal Nord America hanno rappresentato il 4% del totale delle notti trascorse dagli ospiti internazionali nelle strutture ricettive dell’Ue, mentre gli ospiti provenienti dall’Asia hanno rappresentato il 2%, dall’America centrale e meridionale l’1%, dall’Africa quasi l’1% e dall’Oceania lo 0,2%.