Migranti: due bimbi morti in un barcone diretto a Lampedusa. Mons. Damiano (Agrigento), “indifferenza che fa precipitare la nostra società nella disumanità, garantire vie sicure per la mobilità”

“Ancora una volta ci troviamo con un nodo in gola a prendere atto dell’ennesima tragedia annunciata: mentre l’agenda politica e mediatica è tutta centrata su altri problemi, su queste sponde del Mediterraneo si continua a morire, e tutta l’Europa sembra voltare le spalle all’orrore che riguarda uomini e donne e tanti, tanti bambini”. Lo dice al Sir l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano. Due bambini, di uno e due anni, sono morti dopo una violenta esplosione che ha provocato un incendio su un barcone carico di migranti diretto a Lampedusa. Sul barcone, con 37 persone a bordo, ci sarebbero stati altri due bambini ustionati e cinque donne ferite, una delle quali grave, portata a Palermo con l’elisoccorso. Lo confermano fonti della Capitaneria di Porto, che dicono non avere certezze sulle dinamiche dell’incidente. È stata aperta un’inchiesta per stabilire cosa abbia innescato l’incendio. Rivolgendo la propria attenzione verso questo fatto, l’arcivescovo ribadisce come “la fine orribile di questi due piccolissimi migranti, un maschietto e una femminuccia che sembra non avessero nemmeno due anni, manda in frantumi ogni certezza sulla gestione del fenomeno migratorio nel nostro paese e nel nostro continente”. “L’indifferenza verso la sorte dei bambini fa precipitare la nostra civiltà nella disumanità – continua il presule – e, mentre da cristiani rimaniamo saldi nella fede che ‘il disegno del Signore sussiste per sempre’, nel nome del Vangelo chiediamo al nuovo Governo e alle Istituzioni europee di non dimenticare queste sponde, di trovare le soluzioni possibili perché siano garantite vie sicure per la mobilità”.

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