Il prossimo 2 novembre, se il Governo italiano non deciderà per la sua revoca, il Memorandum Italia–Libia verrà automaticamente rinnovato per altri 3 anni. Si tratta di un accordo che da ormai 5 anni ha conseguenze drammatiche sulla vita di migliaia di donne, uomini e bambini migranti e rifugiati. Dal 2017 ad ottobre 2022 quasi 100.000 persone sono state intercettate in mare dalla guardia costiera libica e riportate forzatamente in Libia, un paese che non può essere considerato sicuro. Per parlare delle conseguenze del Memorandum sulle persone trattenute in Libia tra abusi, sfruttamento, detenzione arbitraria e torture e per fare luce sulla gestione dei fondi europei che finanziano la Guardia costiera libica, 40 organizzazioni, tra le quali si annoverano anche Acli, Centro Astalli, Cies, Comunità Papa Giovanni XXIII, Fcei, Amnesty International Italia, Fondazione Migrantes, Oxfam, Emergency, hanno organizzato una conferenza stampa congiunta il prossimo 26 ottobre a Roma, alle ore 14.30 (Sala Cristallo Hotel Nazionale in Piazza di Monte Citorio), per chiedere all’Italia e all’Europa di riconoscere le proprie responsabilità e non rinnovare gli accordi con la Libia. Dopo la conferenza stampa le associazioni daranno vita a una manifestazione in piazza dell’Esquilino.