A sei anni dal terremoto del 30 ottobre 2016, l’arcivescovo Renato Boccardo guiderà un momento di preghiera nella cripta della basilica di S. Benedetto a Norcia. A dare oggi la notizia è la stessa arcidiocesi umbra che riporta anche le parole di mons. Boccardo: “Ritrovare la cripta di S. Benedetto per un momento di preghiera, seppur con tutte le precauzioni relative al fatto che siamo all’interno di un cantiere, offre la possibilità di riaffermare la decisa volontà della ricostruzione materiale e sociale, per la quale l’impegno e il contributo di tutti, singoli ed istituzioni, trova nell’insegnamento di S. Benedetto orientamento e guida”. “La ricostruzione della basilica di San Benedetto è ormai ampiamente avviata – dice Paolo Iannelli, Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma –. Abbiamo ricostruito la volta, ricollocato gli antichi pilastri, ricostituito quell’antichissimo ambiente, luogo di devozione, di arte e di storia. Ripercorrerla finalmente libera dalle macerie e dai presidi di messa in sicurezza – prosegue Iannelli – rivederne il pregiato antichissimo pavimento, la piccola abside affrescata e tutte le più antiche superfici è una grande emozione. Nel frattempo prosegue anche la ricostruzione delle murature della navata, pazientemente ritessute con le pietre della Basilica stessa, nella consapevolezza e la caparbietà di chi non vuole che nulla di ciò che è stato faticosamente recuperato, studiato, e riparato oltre che scoperto in seguito al crollo, venga perso”. Per il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, “il rumore dei cantieri della ricostruzione in piazza S. Benedetto è un suono di speranza che ci accompagna ormai quotidianamente. Quest’anno il 30 ottobre, domenica come nel 2016, faremo memoria dell’anniversario del sisma all’interno della cripta della basilica ma stavolta completamente ricostruita. Sarà un’altra immensa e grande emozione che spero possano presto vivere tutti i nursini, quella di riappropriarsi del cuore della nostra città, di uno dei simboli della sua storia, della sua identità che non può prescindere da S. Benedetto e Santa Scolastica, dal luogo dove la tradizione vuole siano nati i due nostri santi”.