Pom e Fondazione Missio: l’evangelizzazione è di tutti e per tutti

Ragazzi, giovani, famiglie, consacrati: per ognuno c’è un possibile ruolo nel segno della formazione, della missione, della solidarietà

(Foto: Gruppo missionario "Un pozzo per la vita" – Merano)

L’edizione 2022 dell’Ottobre missionario regala anniversari speciali che hanno come protagoniste le Pontificie opere missionarie (Pom). Esattamente due secoli fa nasceva l’Opera della propagazione della fede, fondata nel 1822 da Pauline Jaricot, giovane laica francese beatificata nel maggio scorso: la sua intuizione fu quella di coinvolgere tutti i battezzati a servizio della missione universale, con un impegno sia di preghiera che di sostegno economico. Quest’Opera – insieme a quella della Santa Infanzia e a quella di San Pietro Apostolo per il sostegno dei seminaristi delle giovani Chiese (Opere che nel frattempo erano nate sul modello della prima) – nel 1922, cioè cento anni, fu riconosciuta come “pontificia”.
Oggi le Pom sono quattro: Pontificia opera della propagazione della fede, Pontificia opera della Santa Infanzia o dell’Infanzia Missionaria, Pontificia opera di San Pietro Apostolo, Pontificia unione missionaria. Hanno un’identità internazionale e una rappresentanza nelle diverse Chiese nazionali nei cinque continenti. In Italia le Pom sono rappresentate dalla Fondazione Missio (www.missioitalia.it), organismo pastorale della Cei. Il compito delle diverse Opere è quello di animare alla missione universale, fedeli allo spirito della loro fondazione: l’evangelizzazione, infatti, non è per addetti ai lavori o per esperti, è per tutti. Così, per ogni target – ragazzi, giovani, adulti e famiglie, consacrati – c’è un’Opera di riferimento (identificata, nella Chiesa italiana, con un settore di Missio) che propone materiale e iniziative di animazione missionaria per tutte le diocesi.
Missio Ragazzi (espressione della Pontificia opera dell’Infanzia Missionaria) accompagna bambini e preadolescenti affinché vivano la missione nella propria quotidianità, in famiglia, a scuola, in parrocchia con i coetanei. Tra i vari strumenti che l’Opera offre: il materiale per la Giornata missionaria mondiale dei ragazzi e l’Itinerario formativo annuale 2022/2023 a disposizione di catechisti, educatori, parroci.
Missio Giovani, il servizio delle Pontificie opere missionarie svolto dai giovani per i giovani, opera nella Chiesa locale, all’interno del Centro missionario diocesano e in collaborazione con gli altri settori della pastorale diocesana. Tra le varie proposte, c’è un percorso annuale di formazione e preghiera su tematiche attuali come, ad esempio, la questione del debito estero e il land grabbing.
Missio Adulti&Famiglie (espressione della Pontificia opera della propagazione della fede) invita a due tipi di solidarietà con le Chiese di missione: quella spirituale, con l’offerta della preghiera, e quella materiale, mediante la raccolta di fondi. Un impegno che si concretizza in particolare con la Giornata missionaria mondiale (quest’anno il 23 ottobre), iniziativa principe dell’Opera.
Missio Consacrati (espressione della Pontificia unione missionaria) propone a seminaristi, religiosi e religiose, sacerdoti, diaconi, vari strumenti di formazione, tra cui il Corso di missiologia (base e avanzato) per approfondire i temi della missione.
Infine la Pontificia opera San Pietro Apostolo (Pospa) si rivolge a chiunque voglia sostenere le vocazioni sacerdotali in tutto il mondo. Compito della Pospa è quello di favorire lo sviluppo delle giovani Chiese di missione assicurando in maniera regolare i mezzi economici per la costruzione dei seminari e il mantenimento degli studenti.

(*) redazione “Popoli e Missione”

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