Nuovo Parlamento al via. La settimana inaugurale della nuova assemblea legislativa parte oggi con la convocazione di Camera e Senato per l’elezione dei nuovi presidenti. Si tratta di un atto formale, il primo, della XIX legislatura ma anche la prima verifica di tipo “politico” post elettorale. È anche il primo passaggio istituzionale necessario per poter avviare le consultazioni al Quirinale che partiranno con i presidenti emeriti e a seguire con i nuovi presidenti dei due rami del Parlamento. Alle 10 è convocata la Camera dei deputati. Alle 10:30 sarà la volta del Senato. Per quanto riguarda Montecitorio, regolamento alla mano, l’iter si prospetta più lungo. Ettore Rosato in qualità di vicepresidente più anziano della legislatura precedente, presiederà la seduta che inizierà con la costituzione di un ufficio provvisorio di presidenza. Provvisoria anche la costituzione della giunta delle elezioni cui spetta la proclamazione dei nuovi deputati. Fatto questo si passerà quindi all’elezione del successore di Roberto Fico che avverrà per scrutinio segreto. L’elezione è attesa dal quarto scrutinio in poi, molto probabilmente venerdì, quando cioè sarà sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero almeno 201 voti. Situazione diversa a Palazzo Madama dove, in base al regolamento, per l’elezione del successore di Elisabetta Casellati sarà sufficiente la maggioranza assoluta e, Un’operazione questa che, salvo impreviste sorprese, dovrebbe andare immediatamente in porto e senza problemi. Sarà la senatrice a vita Liliana Segre a presiedere la prima seduta. Una volta eletti i nuovi presidenti si passerà alla costituzione dei gruppi parlamentari. Nei rispettivi rami del Parlamento, i deputati e i senatori dovranno comunicare ai presidenti a quale gruppo hanno intenzione di iscriversi. L’ultimo atto, prima dell’avvio delle consultazioni, riguarda la convocazione dei gruppi al fine di procedere all’elezione dei capigruppo che, insieme ai leader dei partiti, saliranno al Colle per essere “ascoltati” dal Capo dello Stato.