Insegnanti ed educatori delle scuole primarie e secondarie hanno da oggi a disposizione delle Linee guida che li aiuteranno quando dovranno parlare di disinformazione a scuola e promuovere l’alfabetizzazione digitale. Questo strumento è frutto del lavoro di un team di esperti che ha lavorato su mandato della Commissione europea nel contesto del piano di azione per l’istruzione digitale, ha spiegato la commissaria Marja Gabriel oggi a Bruxelles presentando le Linee guida. Secondo dati Ocse, riferiti da Gabriel, un tredicenne su tre non ha competenze digitali, e solo a poco più della metà dei giovani di 15 anni è stato insegnato come esaminare criticamente le informazioni. “C’è dunque una chiara necessità di rafforzare il ruolo dell’istruzione e della formazione nella lotta contro la disinformazione e promuovere l’alfabetizzazione digitale”, ha sottolineato Gabriel, spiegando come dotare di competenze digitali i più giovani non significa solo proteggerli, ma anche attrezzarli alla partecipazione democratica. Le Linee guida sono divise in tre parti: la costruzione dell’alfabetizzazione digitale, la lotta contro la disinformazione, la valutazione di alfabetizzazione digitale. Oltre a elementi teorici, vi sono indicazioni e attività concrete da svolgere nelle classi. “Policy makers, esperti, educatori, insegnanti abbiamo una responsabilità comune”, ha detto la commissaria; “poiché l’apprendimento non si esaurisce in classe, tutti siamo coinvolti”. L’impegno della Commissione in questo ambito continuerà con la messa a disposizione nel 2023 di finanziamenti per progetti innovativi che si concentrano sulla formazione degli insegnanti, lotta contro la disinformazione e alfabetizzazione digitale.