Il 9 ottobre 1997, a Cenerente di Perugia, con la concelebrazione eucaristica presieduta dall’allora arcivescovo Giuseppe Chiaretti e dal suo predecessore Ennio Antonelli, nasceva l’associazione “Alle Querce di Mamre”. Un’opera rivolta principalmente all’accoglienza di ragazze madri, donne in gravi difficoltà e minori in affido, senza fare distinzioni di fede e nazionalità, che aveva ricevuto il riconoscimento ecclesiale il 4 giugno 1995, solennità di Pentecoste. Il progetto di quest’opera di carità era maturato dopo che alcune famiglie avevano sentito l’esigenza di “vivere insieme il valore dell’accoglienza, sull’esempio di Abramo che, ospitando tre pellegrini “alle Querce di Mamre (Genesi 18,1), ha accolto nella sua tenda Dio stesso”.
Domani, domenica 9 ottobre, alle ore 17.30, presso la tensostruttura parrocchiale di Cenerente, con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, si rinnoverà e ricorderà la costituzione dell’associazione “Alle Querce di Mamre” fortemente voluta dal venerabile Vittorio Trancanelli (1944-1998) insieme alla moglie Rosalia Sabatini e ad altre famiglie. A seguire, presso la vicina sede dell’associazione, ci sarà l’incontro “25 anni insieme”, con testimonianze sulla vita e sulle attività di quest’opera. Attività portate avanti in stretto rapporto con la Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. La missione dell’associazione si fonda sulla preghiera, sulla comunione dei beni, sull’accoglienza e sulla laicità dell’esperienza.
È ispirata all’accoglienza cristiana di persone in gravi difficoltà, anche a seguito di malattie, in particolar modo a famiglie, collaborando, oltre che con la Caritas diocesana ed altre realtà socio-caritative di espressione ecclesiale, con strutture pubbliche. Per quest’accoglienza vengono messe a disposizione sia le abitazioni dei soci sia gli appartamenti in affitto e gestiti dall’associazione a Cenerente, costituenti la “Casa dell’accoglienza Alle Querce di Mamre”.
“Per l’opera svolta in 25 anni dall’associazione, fondata dal venerabile Vittorio Trancanelli, non possiamo non esprimere tutta la nostra viva gratitudine come Chiesa e come comunità civile”, sottolinea don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, definendo “Alle Querce di Mamre” una “famiglia sempre in crescita, che ha accolto nel suo primo quarto di secolo di attività centinaia di persone giovani e adulte e continua a farlo, contribuendo a ricostruire reti sociali attorno a queste persone con il calore umano e la preghiera e compiendo gesti di tenerezza e di condivisione”.
“Alle Querce di Mamre” si pratica “quell’accoglienza missionaria di prossimità che Papa Francesco ci invita a vivere ogni giorno nella nostra vita cristiana, aiutando il malato, il diversamente abile, il disagiato, il sofferente nel corpo e nello spirito. L’associazione del venerabile Trancanelli, che della sua professione di medico chirurgo ne fece una missione, un altare, facendolo diventare un ‘santo in sala operatoria e nella vita’, incarna non poco questo spirito missionario, soprattutto quel ‘Di me sarete testimoni’ (At 1,8), che è il tema scelto dal Papa, tratto dagli Atti degli Apostoli, per la Giornata mondiale missionaria 2022 che anche a Perugia vivremo domenica 23 ottobre”.