“La remunerazione svolge un ruolo importante nell’attrarre gli insegnanti e nel garantire che si sentano valorizzati e sufficientemente motivati a fornire un’istruzione di qualità”. Lo dice il rapporto “Fatti e cifre” pubblicato dalla rete europea Eurydice oggi, che è la Giornata mondiale degli insegnanti. Ad accompagnare l’analisi, una serie di schede informative per Paese che mostrano i dati sugli stipendi e le indennità per insegnanti e presidi per ciascun sistema educativo.
“L’impegno quotidiano degli insegnanti deve essere valorizzato e riconosciuto. Dobbiamo dare loro i mezzi e le condizioni, nonché il rispetto e lo spazio, che consentano loro di fornire un’istruzione di qualità, inclusiva e innovativa”, ha commentato la Commissaria europea per l’istruzione Mariya Gabriel, spiegando che la Commissione “sta portando avanti una serie di azioni e iniziative complementari nel quadro dello Spazio europeo dell’istruzione per sostenere gli insegnanti durante tutta la loro carriera”. Tra le iniziative, la creazione di 25 accademie degli insegnanti Erasmus+ entro il 2025 per creare reti di istituti di formazione degli insegnanti, un aumento del numero e della qualità dei periodi di mobilità degli insegnanti nell’ambito di Erasmus+ e ancora l’attuazione del Premio europeo per l’insegnamento innovativo per riconoscere il lavoro degli insegnanti e delle loro scuole.
Eurostat oggi dice che ci sono 5,2 milioni di insegnanti nell’Ue (dati 2020); il 7% (388mila) ha meno di 30 anni, il 39% oltre 50 anni. Il 47% degli insegnanti maschi con più di 50 anni insegna nell’istruzione secondaria superiore e solo il 17% nella scuola primaria. Quanto alle donne, nell’istruzione primaria sono il 40%, nella secondaria inferiore il 32% e in quella superiore il 28%. Ma il 73% degli insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado è donna. Il numero medio di alunni per insegnante è di 12,3.