“Il cardinale Koch ha espressamente sottolineato di non voler in alcun modo attribuire al Cammino sinodale la terribile ideologia degli anni Trenta. Il cardinale Koch chiede il perdono di tutti coloro che si sentono feriti dal paragone che ha fatto”. Lo si legge in una dichiarazione firmata dal portavoce dei vescovi tedeschi, Matthias Kopp, che dà notizia di un incontro riservato che si è svolto ieri a Roma tra il presidente del Dicastero per la Promozione dell’unità dei cristiani, card. Kurt Koch, e il presidente della Conferenza episcopale tedesca, mons. Georg Bätzing. L’incontro è nato alla luce delle reazioni suscitate da alcune affermazioni del card. Koch contenute in un’intervista resa il 29 settembre scorso al quotidiano tedesco “Die Tagespost”. Dopo lo scambio indiretto dei giorni scorsi, il cardinale Koch e il vescovo Bätzing hanno avuto modo di esprimere nel dialogo “ciascuno la propria posizione”, si legge nella nota. Il card. Koch ha assicurato al vescovo Bätzing che, con il paragone tra i dibattiti teologici del Cammino sinodale e gli eventi legati ai cosiddetti “cristiani tedeschi” durante il periodo nazista, “non intendeva in alcun modo riferirsi al Cammino sinodale della Chiesa in Germania o all’Assemblea sinodale”. Dal confronto, conclude la nota, è emerso che “il dibattito teologico, al quale il cardinale ha voluto contribuire nell’intervista, deve proseguire”.