“Sono i rapporti di stima, di servizio, di rispetto e di valorizzazione di ogni singola persona a rendere fecondo un posto dove si lavora per raggiungere gli stessi obiettivi”. Un “camminare insieme”, in pieno spirito sinodale, che deve essere “inseparabile dalla ricerca della santità personale di ciascuno”, la quale si realizza senza dubbio “attraverso il compimento delle proprie mansioni lavorative” sia in ambito amministrativo che di ricerca accademica. Lo ha sottolineato mons. Fernando Ocáriz, Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce, inaugurando oggi il 38° anno accademico 2022/2023 dell’Ateneo romano. Riferendosi al “processo sinodale” voluto da Papa Francesco per tutta la Chiesa, Ocáriz ha ricordato che è “attraverso l’incontro, l’ascolto e il discernimento”, che anche nella vita universitaria è possibile aderire a questo “spirito” di crescita comunitaria. A cui bisogna aggiungere “l’interdisciplinarità, la collegialità e la cura della comunicazione interna ed esterna”, modalità di incontro e condivisione fondamentali “che devono essere sempre ricordate e vissute” nell’ambito di una realtà accademica. Nella Messa di inaugurazione, presieduta nella Basilica di Sant’Apollinare, il Prelato dell’Opus Dei ha invece fatto rifermento al compito “arduo” che l’Università ha di trasmettere la Verità. Anzi, “un’università esiste per comunicare la verità, per trasmettere la verità a una nuova generazione, per diffondere la verità agli altri”. Si tratta, tra l’altro, di “un atto di misericordia” che viene dallo Spirito Santo e che va coltivato con perseveranza. Sull’esempio dei primi cristiani – ha infine detto mons. Ocáriz –, sarà possibile apprendere “la lezione più importante che chiunque possa imparare – in un’università o in qualsiasi altro luogo: camminare liberamente come figli di Dio, con la luce della Verità, nella novità della vita, condividendo questa Verità con un mondo che ha bisogno di essere liberato”. La lezione inaugurale è stata affidata quest’anno a José Luis Gutiérrez-Martín, direttore dell’Istituto di Liturgia attivo presso la Facoltà di Teologia. Di “patto per la qualità”, ha parlato il rettore, Luis Navarro, accennando all’avvio del progetto Vita Universitaria, che vuole sostenere le attività extra curriculari promosse e proposte dagli studenti. In linea con le politiche di crescita e miglioramento che la Santa Croce si è data, si vuole fare in modo “che gli studenti e tutti quanti partecipano alla vita accademica possano sempre fare esperienza di qualcosa di positivo ed arricchente”. Nell’anno accademico 2022/23 gli studenti iscritti all’Università della Santa Croce sono stati 1.344 (da 85 Paesi), distribuiti nelle Facoltà di Teologia, Diritto canonico, Filosofia e Comunicazione istituzionale, e nell’Istituto superiore di Scienze religiose all’Apollinare.