Si svolge oggi la Giornata europea delle fondazioni, promossa da Philea – Philanthropy Europe Association “per far conoscere meglio la missione e l’opera delle organizzazioni filantropiche”. A livello europeo, chiarisce un comunicato, “si tratta di un universo molto variegato, composto da oltre 140mila organizzazioni di diverse dimensioni che agiscono quotidianamente per promuovere la coesione sociale e l’uguaglianza”. Dotate di un patrimonio complessivo di 511 miliardi di euro, “ogni anno le fondazioni erogano circa 60 miliardi in favore di progetti per i giovani, la cultura, il welfare e il bene comune”.
In Italia partecipano alla Giornata europea Acri, che rappresenta le fondazioni di origine bancaria, e Assifero, che aggrega fondazioni ed enti filantropici. “Complessivamente le due associazioni riuniscono 200 soggetti privati non profit che erogano ogni anno oltre 1,2 miliardi di euro per sostenere l’attività del Terzo settore e delle Istituzioni, contribuendo a diffondere una visione della società pluralista e solidale”.
Per celebrare in Italia la Giornata europea delle fondazioni Acri e Assifero promuovono “Ben(i)tornati. Gesti quotidiani di rigenerazione”: un’iniziativa che “abbraccia oltre 100 luoghi in tutta Italia, dove le comunità e le fondazioni hanno realizzato insieme iniziative locali di rigenerazione. Si tratta di spazi dismessi, recuperati e destinati a nuovi usi comunitari, beni confiscati alla criminalità e adibiti a fini sociali, nuovi parchi e boschi in aree abbandonate, laboratori di riciclo realizzati con materiali di scarto, iniziative di recupero del cibo invenduto, progetti di educazione alla sostenibilità”.
Francesco Profumo, presidente di Acri, afferma: “La Giornata europea delle fondazioni pone come tema centrale di questa edizione la sostenibilità, nella sua più ampia accezione: ambientale e sociale. Sostenibilità significa ripensare il modo in cui produciamo nuovi beni e trasformiamo i luoghi in cui viviamo, dando vita a spazi collettivi che rimettano al centro le persone”.
Stefania Mancini, presidente di Assifero, sottolinea: “Nel guardare al futuro è fondamentale la presa in carico di luoghi, spazi, beni comuni, da parte delle fondazioni, con le comunità, per restituire città a misura d’uomo, città prossime allo sviluppo e al cammino della cittadinanza”.