“Dopo una campagna elettorale breve, rispetto al passato, ma senza dubbio intensa, gli italiani si sono espressi in maniera piuttosto chiara nella tornata elettorale appena conclusa” e sarà il nuovo governo “a dover fornire le risposte alle tante sfide che le famiglie si trovano a dover affrontare in un periodo molto delicato da tanti punti di vista”. Lo afferma l’associazione Aibi – Amici dei bambini, che nelle scorse settimane ha analizzato diversi temi che le stanno particolarmente a cuore, a partire, naturalmente dall’adozione internazionale. Ora, “è il momento di affrontare questi punti prioritari inserendoli nella prossima agenda politica del nuovo governo”.
L’adozione internazionale “sta attraversando il periodo più difficile di sempre. I numeri sono in calo da anni; le neglet list sono sempre più piene di bambini dichiarati adottabili quando ormai è troppo tardi; mancano dei referenti istituzionali per il tema delle adozioni nei vari Paesi; tempi di attesa e costi sono a livelli inaccettabili”, sottolinea Aibi. Di qui la necessità di “un pacchetto di riforme concrete per tornare a mettere al centro del discorso politico il diritto di tutti i bambini a essere figli. Gratuità dell’adozione; togliere ai Tribunali dei minorenni la competenza dell’idoneità; promuovere una formazione congiunta enti autorizzati e servizi fin dalla presentazione della domanda; digitalizzare tutto il procedimento; riformare la Cai in un organismo più snello, efficiente, alle dipendenze del ministero degli Esteri e con una rappresentanza degli enti autorizzati; riprendere a fare la Kafala anche in Italia”. Questi, per l’associazione, “alcuni dei cambiamenti che servono all’adozione internazionale per tornare a essere il più straordinario strumento di accoglienza per tutti i bambini abbandonati del mondo”.