“È significativo che questo messaggio arrivi dopo due anni di pandemia. L’esortazione di Papa Francesco ad alzarci, verbo di Resurrezione, ci tocca in un tempo in cui tutti ci sentiamo ancora affaticati per quello che abbiamo vissuto in questi lunghi mesi di pandemia. Maria viene offerta come esempio ai giovani, ‘in movimento’ e non ‘immobili davanti allo specchio a contemplare la propria immagine o intrappolati nelle reti’”. Così don Michele Falabretti commenta al Sir il messaggio di Papa Francesco per la Gmg che sarà celebrata il 20 novembre nelle diocesi e a livello internazionale dal 1° al 6 di agosto 2023 a Lisbona.
“La fretta buona”. “Maria si alzò e andò in fretta”, è il brano del Vangelo di Luca preso a tema per la Gmg 2023. Maria, saputo della gravidanza di sua cugina Elisabetta, si alza per andare da lei. “Una fretta buona” dice il responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) che, citando le parole di Papa Francesco, ricorda che questa è “la fretta di chi ha ricevuto Gesù e lo vuole portare al mondo”. “La fretta di Maria è la premura del servizio, dell’annuncio gioioso, della risposta pronta alla grazia dello Spirito Santo”, spiega Francesco nel suo Messaggio, diffuso nei giorni scorsi, e che, sottolinea don Falabretti “ci esorta a ripartire. Sono parole di cui abbiamo bisogno in questo tempo in cui le fatiche della pandemia sopravvivono. Maria si alzò e ‘andò di fretta’, quella fretta buona che ci indica dove abbiamo il cuore”. Perché, aggiunge il sacerdote, “noi rivolgiamo in fretta l’attenzione alle cose che abbiamo nel cuore”. È proprio da questo atteggiamento che “nasce la domanda del Papa ai giovani: ‘quali frette vi muovono, cari giovani?’ Si tratta di una provocazione molto forte che mette insieme l’esperienza di Maria e la vita dei nostri giovani. La fretta che muove i ragazzi – e non solo loro – è ciò che mettono in cima alle loro classifiche e ai loro indici di gradimento. Ragionare, quindi, su quale fretta mi muove significa imparare a leggere il proprio cuore. La fretta è congenita all’età giovanile, essa non prevede riflessione. I giovani sono frenetici ma anche dei consumisti senza sensi di colpa. Provano cose, se poi va male fa niente. Per questo motivo è molto puntuale la provocazione del Papa che richiama i giovani a pensare a ciò che fanno”.
Giovani e vecchi. I giovani, si legge ancora nel Messaggio di Papa Francesco, “sono sempre speranza di una nuova unità per l’umanità frammentata e divisa. Ma solo se hanno memoria, solo se ascoltano i drammi e i sogni degli anziani”. Ritorna quella alleanza, a più riprese invocata dal Pontefice, tra nuove generazioni e anziani, quale antidoto alla sfiducia che spesso accompagna i giovani. A riguardo don Falabretti rivela un episodio accaduto pochi giorni fa: “Parlavo di elezioni con alcuni giovani. Dinanzi allo spettacolo offerto dagli adulti apparivano sconsolati e sfiduciati. Mi ha colpito molto la forza con la quale affermavano di non voler andare a votare per non farsi più prendere in giro da politici che cambiano schieramento, che urlano, che si agitano senza fare nulla, in maggioranze rabberciate. Sono esperienze che fanno perdere fiducia ai giovani rispetto al prendersi cura, al senso della comunità, dell’interdipendenza. Che poi sono temi che ritroviamo nel Vangelo”. Richiamare questa alleanza, afferma il responsabile del Snpg, rivela “l’intuizione e la saggezza” del Papa: “Recuperare la memoria degli anziani per dire ai giovani che qualcosa nella vita può essere fatta e che non puoi fare mancare il tuo contributo al mondo. E poi mettere la memoria in connessione con la capacità dei giovani di sognare. Questo mi pare un punto di speranza possibile”. Lisbona sarà la prima Gmg, dopo due anni di pandemia: “La Giornata torna in Europa, in un tempo segnato dalla guerra in Ucraina. In Portogallo, a Lisbona, non distante da Fatima dove la Madonna apparve ai tre pastorelli. È un luogo che ci invita a chiedere la pace per questo mondo”.