The Economy of Francesco: tutte le azioni per ridurre l’impatto della tre giorni di Assisi

Riduzione dell’impatto ambientale attraverso un’attività di tutela della lecceta secolare dell’Eremo delle Carceri di Assisi, difesa dagli incendi boschivi sul Monte Subasio, pulizia del bosco di Collestrada, utilizzo di materiali biodegradabili, differenziata spinta, pasti a km 0 e posizionamento di fontanelle di acqua pubblica. Sono queste in linea di massima le azioni messe in campo dal Comitato di The Economy of Francesco, insieme all’amministrazione comunale e alla Regione dell’Umbria, affinché il grande evento del 22, 23 e 24 settembre, che si svolge peraltro in concomitanza con il Tempo del Creato e che vedrà in Assisi oltre 1.000 giovani da tutto il mondo, sia davvero sostenibile. “Abbiamo pensato – spiega Lourdes Hercules, giovane giornalista e membro dello staff organizzatore – all’impatto sociale e ambientale che gli eventi internazionali hanno regolarmente. Vogliamo invertire la rotta. La profezia economica deve essere profezia anche ecologica: perché le due dimensioni sono inseparabili”.
È così che sono state pianificate e realizzate anche altre azioni di custodia del Creato, come gli allestimenti sostenibili, l’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili. Per la ristorazione, saranno utilizzate materie prime e prodotti provenienti da beni confiscati alla criminalità organizzata e a chilometro zero. “Abbiamo organizzato una raccolta differenziata spinta, il diario e kit sostenibile – aggiunge –. Infine, al termine dell’evento, verrà prodotto un report d’Impatto che possa dare il quadro di quanto messo in campo, e possa essere utile ad altri organizzatori di eventi simili. In tale report daremo conto sia delle azioni volte a ridurre le emissioni, sia delle azioni successive volte a mitigare gli effetti delle emissioni prodotte”.

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