Si preannuncia un fine settimana ricco di eventi per la diocesi di Cagliari, dove sono previste la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (venerdì 16 e domenica 18) e la Giornata per la custodia e la cura del Creato (sabato 17). Presente nel capoluogo, per prendere parte ad entrambi gli eventi, il card. Gualtiero Bassetti, già presidente della Cei ed arcivescovo emerito di Perugia – Città della Pieve.
“Tre giornate – afferma l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi – che vedranno la diocesi impegnata su temi stringenti e allo stesso tempo a noi cari. La custodia del Creato e l’attenzione verso coloro che vivono la difficile condizione dell’essere migrante o rifugiato. Un contesto precario, quello che ci circonda, su entrambi i fronti. Sarà con noi il card. Bassetti – conclude – e sono certo che la Sua presenza sarà per noi, oltre che motivo di orgoglio, occasione di scambio e arricchimento”.
Venerdì dalle 16.30 alle 19.30, presso l’aula A della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari (via Sant’Ignazio 76), l’Ufficio migrantes e la Caritas diocesana promuovono un incontro in occasione della 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. La carta di Firenze per costruire il futuro, il tema scelto per l’occasione. A chiusura dell’iniziativa, domenica 18 settembre alle 11.30, presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, il card. Bassetti presiederà la messa, concelebrata dall’arcivescovo Baturi. Sabato 17, a partire dalle ore 9 presso il Parco naturale di Molentargius (via la Palma 9, ingresso lato Saline, Cagliari), in occasione della Giornata diocesana per la custodia del Creato, la Pastorale sociale e del lavoro, in collaborazione con la Pastorale giovanile ed il Progetto Policoro, promuove l’iniziativa “Ascolta la voce del Creato”. A chiudere la Giornata la messa celebrata dal card. Bassetti alle 19 presso la parrocchia San Francesco d’Assisi a Cagliari, e un concerto polifonico a cura dell’associazione culturale “Hicet Nunc”.