Una suora e due catechiste. Concludendo l’udienza concessa oggi ai partecipanti al Congresso internazionale dei catechisti, Papa Francesco ha voluto ricordare in un lungo inserto a braccio la suora e le catechiste che lo hanno preparato alla Prima Comunione. “C’è una suora – ha esordito – che dirigeva il gruppo delle catechiste; a volte insegnava lei, a volte due brave signore, ambedue si chiamavano Alicia, le ricordo sempre. E questa suora ha messo le fondamenta della mia vita cristiana, preparandomi alla Prima Comunione, nell’anno ’43-’44… Credo che nessuno di voi fosse nato in quel tempo”. Il Signore, ha proseguito Francesco, “mi ha fatto anche una grazia molto grande. Era molto anziana, io ero studente, stavo studiando fuori, in Germania, e finiti gli studi sono tornato in Argentina, e il giorno dopo lei morì. Io ho potuto accompagnarla quel giorno. E quando ero lì, pregando davanti alla sua bara, ringraziavo il Signore per la testimonianza di questa suora che ha passato la vita quasi soltanto a fare catechesi, a preparare bambini e ragazzi per la Prima Comunione. Si chiamava Dolores”. “Mi permetto questo – ha concluso – per dare testimonianza che, quando c’è un buon catechista, lascia la traccia; non solo la traccia di quello che semina, ma la traccia della persona che ha seminato. Vi auguro che i vostri ragazzi, i vostri bambini, i vostri adulti, quelli che voi accompagnate nella catechesi, vi ricordino sempre davanti al Signore come una persona che ha seminato cose belle e buone nel cuore”. Un pensiero, infine ai “martiri catechisti: sono tanti – è importante –, anche nei nostri tempi, sono tanti!”.