Si sta svolgendo in questi giorni il pellegrinaggio a piedi dei quaranta giovani delle diocesi di Venezia, Belluno-Feltre e Vittorio Veneto che si ricongiungerà con quelli degli altri fedeli domani a Roma, alla vigilia della beatificazione di Giovanni Paolo I in piazza San Pietro. Oggi, intanto, prima tappa del pellegrinaggio diocesano dei fedeli veneziani guidato dal patriarca, mons. Francesco Moraglia, con sosta a Siena, presso la basilica e il convento di San Domenico, per una catechesi di padre Alfredo Scarciglia sulla vita e la testimonianza di Santa Caterina. Subito dopo il patriarca ha presieduto la messa votiva della santa senese. “Dobbiamo essere tutti disponibili – ha ricordato nella sua omelia il patriarca – ad ascoltare e accogliere la Parola del Signore, come ha fatto Caterina. Essere come le vergini sagge del Vangelo, che attendono vigilanti lo Sposo. Il fine di tutta la vita spirituale è l’incontro con Cristo-Sposo”. Circa il ruolo riformatore della santa senese nella Chiesa del suo tempo mons. Moraglia ha ricordato: “ha saputo essere un segno di rinnovamento e conversione nonostante le strutture e le gerarchie della Chiesa, pur necessarie e afferenti alla sua natura, fossero logore e segnate spesso anche dal peccato degli uomini”. L’invito, dunque, del patriarca è nell’imitare “la sequela di Cristo compiuta da Caterina, nella sua breve e intensa vita, conclusa a trentatré anni, vita spesa per gli ultimi e per la Chiesa, capace di generare un profondo rinnovamento spirituale”.