“La norma che, con troppe deroghe, consente l’impiego dei medici stranieri va corretta restituendo al ministero della Salute il compito che gli è proprio, di riconoscere l’equivalenza dei titoli, e prevedendo, per i medici e gli odontoiatri che si rendono disponibili a esercitare in Italia, l’iscrizione ai nostri Ordini”. Lo afferma il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, commentando la decisione del presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, di assumere in via temporanea medici cubani.
“La carenza di specialisti e di medici di medicina generale, da cui nascono tutte le storture del sistema – medici a gettone, cooperative che si sostituiscono al Servizio sanitario nazionale, medici stranieri, e, più a monte, ‘camici grigi’, laureati, abilitati, costretti ad attendere per anni di poter accedere alle scuole di specializzazione”, spiega il presidente Fnomceo, nasce da “decenni di errata programmazione, da parte delle Regioni, che hanno preferito risparmiare lesinando le borse ai medici, rimandando sine die la risoluzione strutturale del problema”. “Non si cerchi ora, per rimescolare le carte e non assumersi le proprie responsabilità – il monito di Anelli – , di trascinare gli Ordini in una bagarre elettorale alla quale sono, per loro natura, estranei. Troviamo invece, tutti insieme, soluzioni condivise per un’assistenza di qualità a tutela della salute. Cominciando dal rendere strutturale l’aumento delle borse voluto dal ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con i ministri Messa e Franco, con una norma di legge che preveda, per ogni laurea in Medicina, un posto nelle Scuole di specializzazione o al Corso per la medicina generale”.