Da ieri, domenica 28 agosto, Praga ha un memoriale che commemora le 9.801 campane che furono confiscate dai nazisti in Boemia e Moravia durante la seconda guerra mondiale e fuse in armi. La campana commemorativa prodotta nella storica fonderia Grassmayr di Innsbruck pesa esattamente 9.801 chilogrammi, come riporta Radio Praga. Il progetto “#9801” è stato avviato dall’associazione Sanctus Castulus, che negli ultimi anni ha dato nuovo slancio a diverse chiese di Praga con interventi di restauro e riqualificazione. Secondo l’associazione Sanctus Castulus, il 90 per cento delle campane dei campanili delle chiese e delle torri dei luoghi civici scomparvero durante la seconda guerra mondiale, per l’azione di spoliazione compiuta dall’esercito tedesco. Il regolamento di requisizione fu pubblicato il 26 novembre 1941 e le campane furono raccolte fino a tutta l’estate del 1942 per esser quindi inviate alla fusione in Germania. La campana appena svelata sarà esposta fino alla fine di settembre sulla banchina Smetana nel centro della città, il luogo da dove le campane furono spedite in Germania 80 anni fa. Verrà quindi installata, nel 2024, su un’isola galleggiante nella Moldava vicino al famoso Ponte Carlo e suonata in occasioni speciali. La campana suona con il tono particolarmente basso f/0, e reca l’iscrizione “Pax in terra” scelta alla luce della guerra in Ucraina. La campana rappresenta “un ricordo di questa perdita culturale” e, affermano i promotori, “migliaia di voci mute sono sostituite da una voce di campana vivace e potente”. Le campane hanno sempre svolto sin dall’antichità un ruolo sociale: “siamo convinti che la voce della campana #9801 sarà un impulso per le persone a non dimenticare ciò che ci unisce e a non arrendersi”, sottolinea l’associazione Sanctus Castulus.