Papa Francesco ha presieduto il rito dell’apertura della Porta Santa, dando inizio così alla 728ª Perdonanza Celestiniana, l’indulgenza plenaria che Papa Celestino V ha concesso a quanti pentiti e confessati si recano nel luogo di culto dai vespri del 28 agosto a quelli del giorno dopo. Prima di compiere il gesto, Francesco ha sostato in preghiera solitaria e silenziosa davanti alla Porta, seduto sulla sedia a rotelle. Sullo sfondo, il canto delle litanie. Poi il Santo Padre si è alzato in piedi e ha varcato per primo la soglia. Tornato in carrozzella, si è fermato in preghiera davanti alla tomba di Celestino V. È la prima volta, in 728 anni, che un Pontefice apre la Porta Santa della basilica di Santa Maria in Collemaggio. La bolla della Perdonanza fu emessa il 29 settembre del 1294, mentre la Porta Santa, sul fianco sinistro della basilica, è stata costruita in epoca successiva e l’uso di attraversarla fra il 28 e il 29 agosto per ottenere l’indulgenza plenaria risale al XV secolo. Al termine del rito, Francesco si congeda dalle autorità che lo hanno accolto all’arrivo e si trasferisce in auto allo Stadio Gran Sasso, da dove – alle ore 12.45 circa – parte per far rientro in Vaticano. L’arrivo del Papa è previsto per le ore 13.15 circa.