“Le Sue Parole, cariche di sapienza e di amore, rimarranno incise, a caratteri indelebili, nella nostra memoria: personale e collettiva”. È il saluto del card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, al Papa, al termine della Messa nella basilica di Santa Maria di Collemaggio. “Con la solenne celebrazione, a cui abbiamo partecipato, lei raccoglie la tradizione della Perdonanza celestiniana, la arricchisce con il suo magistero e la proietta a livello planetario”, le parole del presule: “La Porta Santa della Perdonanza verrà aperta non solo ai pellegrini che visiteranno questi luoghi, ma sarà spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e della pace”. Poi il riferimento al “devastante terremoto” del 6 aprile 2009: “La furia di quella calamità ha provocato rovine e lutti: sono 309 le vittime rimaste sotto le macerie, ma più numerose sono le persone decedute a causa dei traumi e dello stress successivi a quella sciagura. Insieme al terremoto geologico si sono registrati sciami sismici di tipo spirituale, psicologico, relazionale, che hanno prodotto ferite profonde nella mente e nei sentimenti della nostra gente, sconvolgendo tradizioni e stili di vita consolidati. La popolazione non si è arresa davanti alla tragedia, ma ha reagito con tenacia fattiva e una indomita volontà di rinascita, radicate nella tradizione cristiana e nella collaudata resilienza che attraversano la nostra storia”. “La sua venuta manifesta un gesto di predilezione e rappresenta un evento epocale per la nostra città”, l’omaggio a Francesco: “Questa certezza condivisa ha suscitato una mobilitazione generale, che ha fatto registrare piena unanimità: nella popolazione come anche nelle istituzioni pubbliche e negli organismi culturali”. “Dopo che l’Unesco ha riconosciuto la Perdonanza patrimonio immateriale dell’umanità, la nostra Città ha avvertito, con crescente coinvolgimento, l’impegno di trasmettere su scala mondiale i valori della misericordia e della pace”, ha testimoniato Petrocchi: “Attraverso lei, Santo Padre, vorremmo che la Perdonanza stringesse, in un abbraccio universale, tutti coloro che soffrono a causa di violenze e divisioni, promuovendo, secondo il progetto di Dio, la civiltà dell’unità e della concordia”.