Sarà dedicato a Sant’Isacco di Ninive e al suo insegnamento spirituale il XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, promosso dal 6 al 9 settembre a Bose dall’omonimo Monastero in collaborazione con le Chiese ortodosse, riprendendo, nonostante la guerra in ucraina, spiegano gli organizzatori, “una tradizione che dura da quasi tre decenni, forzatamente e tristemente interrotta negli ultimi due anni a causa della crisi pandemica”.
“Il nostro Convegno, che riunirà a Bose alcuni dei maggiori esperti dell’opera di Isacco di Ninive – si legge in una nota del Monastero – , intende mettere in luce i molteplici aspetti del suo ricco insegnamento spirituale che, fondato sui due cardini dell’umiltà e dell’infinita misericordia di Dio, continua ancora oggi a toccare il cuore di tanti credenti in tutto il mondo e a essere una fonte inesauribile di ispirazione per la vita cristiana, un forte appello a riscoprire il cuore del Vangelo, ritrovando la pace e la gioia profonde che sono dono di Dio e aprendosi alla compassione universale”. I lavori prenderanno il via la mattina del 6 settembre con la prolusione del priore di Bose fratel Sabino Chialà, Tra le novità di quest’anno, la scelta di dedicare un intero pomeriggio, mercoledì 7, alla lettura, all’ascolto e alla discussione dei testi di Isacco, in piccoli gruppi linguistici affidati ciascuno alla guida di un moderatore. Saranno presenti alcuni vescovo ortodossi e monaci appartenenti a congregazioni orientali e occidentali.