Papa Francesco, nell’udienza concessa al segretario di Stato, il giorno 22 agosto, ha stabilito di emanare un’Istruzione sull’amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con essa. In particolare, “il Santo Padre ha disposto che esso abbia natura di interpretazione autentica delle disposizioni vigenti e abbia fermo e stabile vigore – si legge nel Rescritto del Papa -, nonostante qualsiasi cosa contraria anche se precedente al Rescritto o specificamente riferita a speciali cose”. L’articolo 219, paragrafo 3, della Costituzione apostolica “Praedicate Evangelium”, emanata il 19 marzo 2022, “deve interpretarsi nel senso che l’attività di gestore patrimoniale e di depositario del patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede compete in via esclusiva all’Istituto per le opere di religione”.
“La Santa Sede e le Istituzioni collegate con la Santa Sede che siano titolari di attività finanziare e liquidità, in qualunque forma esse siano detenute, presso Istituzioni finanziarie diverse dallo Ior devono informare allo Ior e trasferirle presso di esso appena possibile entro 30 giorni dal 1° settembre 2022”, precisa il Rescritto di Papa Francesco.
“Esso entra in vigore immediatamente tramite pubblicazione sull’Osservatore Romano. Eventuali atti adottati in precedenza in difformità devono essere resi conformi rispetto alle presenti istruzioni.