Solidarietà: Fondazione Arché, nel 2021 sostenute 2.305 persone grazie a operatori, donatori, volontari

“Numeri che sono pervasi da un forte calore umano”: definisce così Simone Zambelli, direttore generale operativo di Fondazione Arché, tutte le cifre che si possono leggere nel Bilancio sociale 2021. Sono numeri che parlano, infatti, di “accoglienza delle persone fragili e in difficoltà, di mamme e di bambini, di famiglie e di territorio”. Ecco alcuni degli ambiti in cui Arché ha agito nel corso di tutto il 2021. Un anno che ha visto la Fondazione festeggiare il suo trentesimo anniversario con una serie di iniziative ed eventi rivolti a volontari, operatori e cittadinanza tutta e con la prosecuzione delle attività che la contraddistinguono da anni e con il lancio di nuovi progetti.
In particolare, come sottolinea il direttore nell’introduzione, si è posta più attenzione ai e alle giovani, al benessere psicologico delle persone e al contesto carcerario. A questo scopo nel corso del 2021 è stato promosso, rispettivamente, uno sportello di sostegno psicologico aperto alla cittadinanza ed è stata istituita la nuova area “Oltre la pena”.
Il Bilancio sociale 2021 di Arché dedica spazio alle persone che hanno reso possibili le attività, operatori e operatrici (65), ai donatori e ai volontari (2.036) che le hanno sostenute, e alle mamme e ai bambini, ai giovani e alle famiglie in difficoltà (2.305) che ne hanno beneficiato.
Il presidente e fondatore di Fondazione Arché, p. Giuseppe Bettoni, nella citazione che apre il documento spiega la mission della Fondazione: “Lasciare questa terra migliore di come ciascuno l’ha trovata”, assumendosi la responsabilità di “non lasciare indietro chi pensa di non aver niente di buono da donare”.
Il Bilancio, arricchito dalle opere dell’illustratrice Cecilia Castelli, è sfogliabile on line oppure consultabile nelle sedi di Milano, Roma e San Benedetto del Tronto.

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