Il Forum delle associazioni familiari di Puglia è stato audito davanti alla Terza ed alla Sesta Commissione consiliare in seduta congiunta, in merito alla pdl n.317/2021 “Disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso”.
“Il tema delle pari opportunità è da offrire a tutti, e quindi anche a coloro che s’interrogano, senza non poche sofferenze, circa la propria identità e orientamento sessuali – ha affermato la presidente Carli –. Convinti della necessità di riconoscere e tutelare la dignità di ogni persona, condividiamo totalmente l’impegno a “prevenire e superare ogni situazione anche potenziale di discriminazione. Ci sembra quindi necessario allargare la platea delle misure previste dalla pdl alle tante categorie di discriminati presenti nella nostra società: giovani, donne, immigrati, disabili, persone di diversa etnia, religione, o colore della pelle”, in base all’articolo 3 della Costituzione italiana.
Pertanto, pur condividendo le eccezioni sollevate in via pregiudiziale dalla Sezione Affari e studi giuridici e legislativi del Consiglio regionale della Puglia, che ha sottoposto a parere la proposta di legge, il Forum ha proposto un corpus di emendamenti al testo della pdl, suggerendo una sua revisione complessiva che abbia come riferimento l’analoga legge della Regione Piemonte n. 5 del 2016 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”.
Il corpus emendatorio è stato presentato, oltre che dal Forum regionale delle associazioni familiari, dalla Cral pugliese, da Uciim ed Aimc regionali, dalla Federazione regionale dei Consultori familiari di ispirazione cristiana e da Ugci Bari, che hanno condiviso il lavoro di studio e revisione dell’intera proposta di legge.