Sono state benedette e inaugurate ieri a Bogotá, nella periferia nord della città, nei pressi del “Portal del Norte”, le nuove strutture del Consiglio episcopale latinoamericano e caraibico (Celam), alla presenza dei presidenti e segretari delle 22 Conferenze episcopali del continente, rappresentanti di diverse organizzazioni ecclesiali e delegati della Santa Sede.
La cerimonia è stata guidata dal presidente del Celam, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo (Perù), e dagli altri membri di presidenza: mons. Jorge Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo (Argentina), segretario generale; il card. Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo (Brasile), primo vice presidente; il card. Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua (Nicaragua), secondo vicepresidente; mons. Rogelio Cabrera, arcivescovo di Monterrey (Messico), presidente degli Affari economici.
I presenti hanno ringraziato i membri della Presidenza per tutto l’impegno profuso per realizzare questo lavoro, il cui progetto iniziale risale al 2012. Mons. Luis Mariano Montemayor, nunzio apostolico in Colombia, ha trasmesso un messaggio di saluto del Santo Padre ai vescovi del Celam. “Vi chiedo di inviare il mio cordiale saluto ai vescovi dell’America Latina e dei Caraibi, anche ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, ai laici e alle collaboratrici, nonché a tutti gli ospiti che partecipano all’evento”, le parole lette dal nunzio. Papa Francesco ha invitato a “non dimenticare che ‘le nostre strutture materiali hanno senso solo quando sono destinate a servire soprattutto le sorelle e i fratelli che abitano le periferie più estreme della vita’”. A ciò si unisce l’ammonimento a “essere attenti alle tre idolatrie che minacciano sempre la marcia del popolo fedele di Dio: la mondanità spirituale, il pragmatismo dei numeri e il funzionalismo che ci porta ad appassionarci al tracciato piuttosto che al percorso”. Da parte sua, mons. Cabrejos ha spiegato che “questa nuova sede del Celam sarà destinata all’opera e al servizio a favore dell’evangelizzazione di tutti i popoli della nostra America Latina e dei Caraibi e al servizio della Popolo Santo di Dio, specialmente i più poveri e vulnerabili della nostra amata America Latina”.