“Per l’ennesima volta un lavoratore agricolo non farà ritorno a casa. Dendele Moussa, originario del Mali, poco più che trentenne, con moglie e due figli, è stato colpito alla testa da un macchinario nella stalla in cui lavorava, nella frazione San Firmino a Revello, in provincia di Cuneo. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia e ai colleghi; e ci auguriamo venga fatta luce al più presto sulle responsabilità di quanto accaduto”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale, Onofrio Rota.
“A maggio 2022 – commenta il sindacalista – l’Inail registrava già 364 incidenti mortali di cui 42 in agricoltura, settore con oltre 10.200 infortuni. Dietro queste gelide statistiche ci sono storie di lavoratori che anziché trovare nel lavoro realizzazione e dignità trovano alti rischi e incarichi inadeguati rispetto alle proprie competenze ed esperienze, ed è una cosa inaccettabile. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità nell’agenda politica e istituzionale”. “Da parte nostra – assicura Rota – garantiamo relazioni sindacali partecipate e attenzione ai temi della sicurezza soprattutto nella contrattazione nazionale e decentrata, ma Governo e imprese devono fare davvero di più affinché vengano favoriti tutti gli strumenti di prevenzione e controllo, a partire dalla formazione e partecipazione dei lavoratori, più ispezioni e controlli, più innovazione tecnologica al servizio della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.